Intervista a Soumaila Diawara: un viaggio dalla resistenza politica alla scrittura come strumento di lotta
Durante il pomeriggio di sabato 30 settembre, nel pieno fermento del Non Border Fest, abbiamo avuto l’onore di ospitare Soumaila Diawara ai microfoni della Piccola Radio, in diretta su Radio Sonar. La sua presenza ha portato una voce intensa e autentica, che intreccia politica, attivismo e letteratura in una narrazione potente e necessaria.
Originario di Bamako, in Mali, Soumaila ha conseguito una laurea in Scienze Giuridiche e mosso i primi passi come attivista nei movimenti studenteschi, schierandosi accanto alla società civile. La sua passione politica lo ha condotto a ricoprire ruoli di rilievo nel partito di opposizione SADI, dove ha guidato il movimento giovanile e gestito la comunicazione. Tuttavia, le circostanze politiche del Mali, aggravate da conflitti e instabilità, lo hanno costretto a lasciare il paese nel 2012, accusato ingiustamente di crimini che non aveva commesso.
Dopo un viaggio travagliato lungo la rotta migratoria del Mediterraneo, Soumaila è approdato in Italia, dove ha richiesto asilo politico e iniziato un nuovo capitolo della sua vita. Qui ha continuato la sua lotta per i diritti civili, trasformando le sue esperienze in narrazioni letterarie. Soumaila è autore di opere come Sogni di un uomo, La nostra civiltà e Le cicatrici del porto sicuro, che raccontano storie di resilienza e speranza, dando voce a chi spesso rimane inascoltato.
Nell’intervista, Soumaila ripercorre il suo viaggio dal Mali all’Italia, descrivendo le dinamiche politiche che lo hanno portato a fuggire, il dramma della migrazione e il processo di integrazione in un nuovo contesto culturale. Attraverso le sue parole, emerge non solo la cronaca di eventi personali, ma anche una riflessione profonda sull’impegno politico e sulla responsabilità collettiva.
Un dialogo emozionante, che ci invita a guardare il mondo attraverso gli occhi di chi ha vissuto l’esilio, trovando nella scrittura e nell’attivismo una nuova forma di appartenenza e resistenza. Ascolta ora l’intervista completa a Soumaila: