Il 25 aprile 2024: Memorie e Voci dal Corteo

Il 25 aprile 2024: Memorie e Voci dal Corteo

Eccoci di nuovo su La Piccola Radio! Oggi vi portiamo direttamente nel cuore della manifestazione del 25 aprile 2024 a Roma, con le voci e i pensieri di chi era lì a celebrare la Liberazione e a riflettere sull’attualità. Un giorno che da oltre 80 anni ci ricorda l’importanza della libertà e della resistenza al fascismo, ma che continua a farci pensare su cosa significhi oggi.

Durante il corteo, abbiamo parlato con persone di ogni età, giovani e meno giovani, che ci hanno raccontato come vedono l’Italia di oggi. Alcuni di loro erano preoccupati per il futuro, parlando di una mancanza di opposizione politica e sociale. Qualcuno ha ricordato con nostalgia la presenza dei partigiani, che purtroppo quest’anno mancavano, e si è augurato che sempre più giovani partecipino a queste manifestazioni, portando avanti il ricordo della resistenza.

Altri hanno sottolineato quanto il fascismo non sia solo una questione del passato, ma un problema che si insinua ancora oggi nelle piccole azioni quotidiane e nei pensieri. C’è chi ci ha detto che il fascismo non è solo prendere il potere con la forza, ma si manifesta nei comportamenti e nelle idee che rischiamo di accettare senza rendercene conto.

Poi c’è stato chi ha parlato della politica attuale, con un occhio critico su come i diritti siano sempre più messi in discussione e sulla mancanza di impegno da parte di chi dovrebbe difenderli. Alcune delle persone intervistate erano preoccupate per il futuro del nostro Paese, parlando di un’Italia che sembra regredire su molti fronti: diritti civili, libertà di espressione, inclusione sociale.

Ma, allo stesso tempo, molti hanno ribadito l’importanza di essere qui, in piazza, a manifestare, a ricordare e a non dare mai per scontato i diritti conquistati. Perché, come ci hanno detto in molti, queste conquiste devono essere difese ogni giorno.

Non mancate di ascoltare le voci di chi era con noi il 25 aprile. Cliccate play e unitevi al corteo, anche se solo con le orecchie, e lasciatevi ispirare dalle parole di chi non smette mai di credere in un’Italia migliore.

Oggi è il 25 per te, come ti a questa giornata Bertè? Cioè io mi auguro che ci
sia sempre più giovani su questa piazza, cioè ho visto una manifestazione alla fine
del Corteo dove c ‘erano giovani, all ‘inizio i partigiani che ho visto lo scorso
anno quest ‘anno non c ‘erano, o sono morti o non si sono stati impiassati, io mi
auguro che sempre più giovani su questa piazza ci siano. Bene, e Bertè,
l ‘Italia come ti sembra rispetto al passato. Peggio, nel senso che ne stavamo
parlando adesso con il mio collè, con il mio amico, che non c ‘è un ‘opposizione a
questo regime fascista della Meloni. Non c ‘è nessuna opposizione a un genocidio che
si sa per peritrando a Israele. Quindi, quando manca un ‘opposizione, tutto è
permesso. E per te vuole aggiungere qualcosa? Ma no,
che appunto bisognerebbe fare una ricerca sul perché si è creata questa situazione,
insomma, perché c ‘è una concezione sull ‘uomo che è completamente sballata e quindi
bisognerebbe fare una ricerca in quel senso. Purtroppo le opposizioni si appellano
sempre al Papa, che è la cosa più retrograta che esiste, no? E invece bisognerebbe
fare un bel dibattito su questa cosa qua. Siamo con Alessio Giuseppe e Paola.
Paola, per voi che ripreseta questa giornata? È una giornata in cui innanzitutto
ricordare quanto è importante poter esprimere la propria
idea di stare insieme, di non avere nessuno che ci dice cosa dobbiamo dire o fare
ma essere liberi di stare qui a ricordarci quanto è importante stata la liberazione.
Anche adesso sono passati insomma 80 anni. Ma come è importante questa aggiunata?
Come è così importante? Non so nella storia, soprattutto di l ‘Italia.
Per chi? Per te è molto importante? Beh, è importante perché insomma, rischio che
possiamo parlare in tedesco tutti i quarti, quindi è quindi bello potere poter stare
qua insieme a festeggiare un giorno che va festeggiato sempre non soltanto il 25
aprile ma bisogna ricordare sempre quanto è importante perché sono certe cose sono
dure a morire quindi bisogna stare sempre con gli occhi aperti e con il cuore
aperto stare sempre uniti per difendere i nostri diritti a democrazia.
Quante persone vi aspettavate alla manifestazione. Io non mi aspettavo così tanta
gente sinceramente. Mi fa molto piacere perché, come diceva prima Alessio, il fascismo
è una cosa che nasce prima dentro le persone. Quindi dobbiamo dobbiamo pensare prima
noi stessi dove nasce il fascismo anche dentro di noi,
no? Perché tutti abbiamo dei comportamenti fascisti o dei pensieri fascisti, è tocca
bloccarli quando li vedi nascere, anche nelle piccole cose, che il fascismo non è
soltanto prendere il potere con forza,
ma è proprio nelle piccole azioni delle persone. Ciao. Ciao. Come si chiama? Scuda.
Ucci. Allora, che dice di fascismo? Io ne parlo nel peggior modo possibile.
Dico che non deve mai più di ritornare. Speriamo che resisteremo sempre, sempre
scendere in piazza, mai dare per scontato i diritti. I diritti bisogna sempre
lottare, lottare perché vengono messi in discussione. Speriamo che riusciamo a cambiare
qualcosa. Ciao! Come vedi l ‘Italia, rispetto al passato e quello d ‘oggi?
Allora rispetto al passato diciamo non sono molto grande di età quindi hanno rispetto
al passato. Sono un po’ preoccupata detto sinceramente perché negli ultimi anni ho
visto un peggioramento sia da un punto di vista politico a quanto da un punto di
vista sociale civico certi comportamenti, certi stili,
modi di pensiero sinceramente mi preoccupano mi preoccupano un po’.
due piani diversi, quello presente e quello passato,
non migliorungo nella spiegazione delle dinamiche. Fatto sta che in questo momento
storico preciso sono ritornati praticamente in auge determinati,
devono tornare in auge determinati valori perché la realtà presente si presenta molto
complicata come quella che fu da presupposto a quella che in Italia poi fu l
‘esperienza del fascismo, un ventennio infame che le quali caratteristiche appunto i
cui connotati si ripresentano anche oggi, quindi importante oggi come è importante la
memoria del 25 aprile riferito alla lotta della resistenza. Alla pomevi.
completamente diversa, una società completamente diversa, ma se devo dire i caratteri
dell ‘uomo che si manifesta nella specificità di un luogo geografico,
di una nazione, quella caratteristica non l ‘avevo tanto diversa, cioè una popolazione
immediatamente, mi dispiace dire ignorante, con una memoria molto è molto breve e
soprattutto una memoria che viene rimodulata, quindi che perde il contatto con gli
eventi, crea narrazioni distopiche sostanzialmente.
Sostanzialmente questo, sono cambiati, sono cambiati tutti i presupposti, ma il
carattere diciamo che portò purtroppo al fascismo in Italia, il carattere degli
italiani a quello che vedo io nel nostro presente è rimasto più o meno uguale.
A lei si aspettava proprio più rigente o di meno? No, devo essere sincero,
sono soddisfatto della partecipazione, temevo una partecipazione molto, molto minore,
ma devo dire, io credo che anche i collettivi stanno facendo un buon lavoro nelle
scuole le università, stanno motivando queste generazioni che sono secondo me un campo
vertilissimo per quelle tematiche che sono nostre dagli anni,
dal ’68 sostanzialmente, quindi l ‘ambientalismo, il rispetto,
il soparamento del patriarcato, la lotta al capitalismo, la lotta al fascismo.
Buongiorno, siamo con? – Massimo. – E? – Antonietta. Allora che ripresenta questa
giunata?
Ma oggi più che mai il 25 aprile ha un senso diverso visto che siamo governati da
da una compagine che non riconosce il 25 aprile,
non riconosce l ‘antifascismo, non riconosce la la libertà conquistata attraverso l
‘antifascismo e non hanno neanche il coraggio di affermare questo loro disinteresse
perché raccontano uno va al mare, uno presenta un libro, un altro c ‘ha degli
impegni, cioè non hanno neanche il coraggio di dichiararsi di quello che sono
fascisti, quindi oggi era una presenza più importante degli altri anni.
Allora, come vedi l ‘Italia nel futuro? Male, malissimo. In che senso? Perché c ‘è un
disinteresse generale. Perché 30 anni fa, certe cose non sarebbero successe.
Cioè quello che è successo, ascurati, il giorno dopo in piazza ci sarebbero state
tante persone. Oggi non c ‘è. Oggi non c ‘è quest ‘interesse, se vi è guardato in
giro ci stanno persone come me anziane, persone meno giovani e qualche ragazzo,
ma fondamentalmente c ‘è un disinteresse perché chi oggi c ‘ha vent ‘anni è nato già
in un ‘epoca post berlusconi, quindi con l ‘annacquamento dell ‘informazione,
con una società fatta di immagini di un certo tipo. Forse parlo così perché c ‘ho
una certa età, però la realtà è questa. Oggi i ragazzi non leggono,
seguono i social e l ‘informazione è in mano tutta quanta al capitale.
È chiaro, adesso con la vendita dell ‘agenzia Agi ad Angelucci,
alla fine uno non potrà sentire più niente, su internet ci sono i siti di fake
news e sarà sempre più difficile avere accesso ad un ‘informazione chiara senza
parlare di quello che sta succedendo in Palestina o in Ucraina. Il garanti il
diritto alle cure e non devi pagare. Allora cosa succede però? Che ci sono dei
fondi che dipendono dalle tasse. Tagliare questi soldi vuol dire che tu non dai più
la possibilità ad esempio a chi non ha soldi di curarsi e quindi chi vince in
questo caso vince chi ha più soldi, quindi chi è ricco si cura, chi non è ricco
rischia di non curarsi e quindi di morire. Questo è una delle cose più graviere
sempre che sono state fatte. Allora eh rispetto alla voto non è che la Francia ha
dato ha dato proprio un segno più importante alla voto alla voto. Beh la Francia sì
l ‘ha messo in costituzione ma qui purtroppo noi abbiamo un governo fascista perché
dobbiamo dire quello che è che mai consentirà una cosa del genere questo è un
governo contro le donne, contro la libertà di scelta, contro un paese inclusivo,
contro gli immigrati, contro le famiglie alcobaleno, cioè è un governo che vuole far
regredire questo paese. Di fatto, se noi non facciamo opposizione a questo,
purtroppo questo paese regredirà e tutte le conquiste fatte negli anni 70, dalle
mancipazioni delle donne e oltre, verranno annullate. Come avresti a vedere l ‘Italia
nel futuro? Allora, io dico questo, che la società evolverà indipendentemente da chi
la governa, perché è un fatto ineludibile, ineluttabile. Siamo in un mondo globale,
siamo in un mondo che si contamina, contaminazione di culture. Quindi sarà, diciamo
quello che desiderò io è chiaramente un paese aperto, libero, diritti civili,
diritti sul lavoro, ecco io auspico a questo un paese che guarda davvero al suo
progresso economico, sociale e da altri punti di lista. Però bisogna essere in tanti,
bisogna essere convinti, bisogna stare nelle piazze come oggi, altrimenti se non si
mette un limite allo strapotere dei fascisti che sono al governo tutto questo non
avverrà. Allora, l ‘ultima domanda, la bandiera. Allora,
la nostra bandiera. Allora io sono nella CGL. Cosa è la CGL?
La CGL è un sindacato, confederazione generale italiana del lavoro,
del lavoratore. E’ rossa. Io vedo colore rossa.
Sì, è una bagnela rossa. Un po’ di bianco. Allora sì. Allora la bagnela è rossa.
Il simbolo della CGL è un quadrato rosso. Perché è un quadrato rosso?
Perché dentro al quadrato pieno di rosso ci stanno tutti, tutti gli uomini e tutte
le donne di questo paese, tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici insieme uniti
per combattere la difesa, a difesa del lavoro, che viene sempre di più,
diciamo così, meno garantito, però è un diritto garantito dalla Costituzione e questo
è molto importante. Quante persone ci sono? Quante persone che te aspetti in questa
giornata? Beh spero tante e non ce ne sono abbastanza. Come ti sembra questa
giornata? È una giornata molto importante perché dobbiamo essere qua a ricordare
quello che è stato il passato, ma anche pensare a cosa sta succedendo oggi e quindi
è importante essere qui. Bene, per te? Io credo che non sono mai abbastanza,
più siamo meglio solo insieme riusciamo a farci sentire più uniti tutti quanti perché
dobbiamo essere uniti in questo e quindi credo che sia molto importante, appunto,
come diceva anche Tolli, ricordarci di quello che è stato e quello che non deve più
accadere, quello che non ci deve più stare, quindi dobbiamo essere uniti per questo.
Questi valori, e questi valori che ci attribuiscono il 25 aprile,
ci sono ancora, so quando te? Allora, purtroppo non tutti la pensano lo stesso modo,
ok, va bene, però Io credo che non tutti sentono questa, non tutti sentono questa,
diciamo, voglia, energia che viene da dentro per cercare di manifestare per avere un
paese migliore, non a tutti interessa questo secondo me, purtroppo lo dico, eh? Per
te? Io penso che ci sono tante persone che oggi ancora sentono questi valori,
anche i giovani che magari studia e capisce e capisce e ci sono persone che invece
stanno dimenticando. E anche il nostro governo oggi sta negando quello che è successo
perché ha paura di pronunciare le parole come antifascismo e a professarsi appunto
antifascista. Hai detto bene, abbrò posito i giovani perché c ‘è qualcuno ha detto
che i giovani non partecevano. Che ne dici su questa cosa?
Che i giovani che non partecivano? Allora, la politica, l politica. Allora io penso
che in parte anche vero perché comunque i giovani non si sentono del tutto
rappresentati dalla politica e quindi spesso perdono l ‘esperanza e la cosa più facile
da fare è stare a casa, a stenersi. Però c ‘è anche una fetta di persone come me
che oggi sono qua a difendere la mia libertà d ‘espressione e di parola soprattutto.
E diciamo tutti insieme, resistenza! Resistenza! Ciao,
buongiorno. Come ti chiami? Luca Boccoli. Biacere. Oggi, come è 25 aprile,
come è la giornata per te? È più importante degli anni passati perché c ‘è un
governo antidemocratico che vuole tappare la bocca ai giornalisti come Antonio Scurati
e vuole censurare, vuole far diventare la RAI un megafono di Stato in cui possono
parlare i membri del governo senza contraddittorio. Quindi la lotta Partigiana non
deve essere soltanto memoria ma è anche un modo per immaginarsi un futuro differente
in un ‘Europa, in un ‘Italia più inclusiva, più solidale, più sostenibile e di pace.
E come ti sembra questa giornata? Se manca qualcuno, chi manca secondo te?
Manca? Perché? Manca la destra, che non riesce mai a dire di essere antifascista e
tergiversa sempre sull ‘argomento. L ‘antifascismo deve essere un valore fondante di
tutta la nostra Repubblica perché i partigiani non erano soltanto comunisti ma anche
monarchici repubblicani che hanno perso la loro vita per dare a libertà a noi,
quindi la destra dovrebbe imparare una parte di destra a commemorare chi ha dato la
vita per la nostra divida. Ok, grazie. Un ‘altra domanda, l ‘ultima, abbiamo Pugnioni
da di qualche persona che dicono che i giovani mai partecivano in la politica, come
lo sbondi? Che non è vero perché ad esempio io sarò candidato alle elezioni europee,
però è un problema da affrontare il fatto della partecipazione giovane in politica
deve essere più importante, più numerosa. Perfetto, grazie mille Luca,
grazie mille. Grazie a voi. No, una giornata. Scusa, una piccola domanda.
Prima che che scavi? Qual è il simbolo di questa questa bandiera? Simbolo di questa
bandiera è Giovanni Verdi. Siamo la giovanile ecologista che vuole un mondo di pace,
più verde, più giusto dal punto di vista sociale. Quindi questa è una bandiera che
rappresenta il girasole, le energie rinnovabili e la foglia insomma quindi che dà un
simbolo appunto di di verde però dentro l ‘ecologismo c ‘è anche, appunto, la
giustizia sociale e quella climatica. Grazie, grazie mille Luca, buona giornata. Buona
giornata, risistenza. Sempre comunque. E libertà al Paolo Palestinesi.
Come ti sembra questa giornata? Bene, la giornata in cui è giusto essere tutti…
è bella, è bella, la viazza è piena, quindi è importante questo. Ok, e perché tu
sei qua? Biacere comunque non si siamo conosciuti. Come ti chiamo? Andrea. Andrea.
Bene, Andrea. Ande? Marco, piacere. Re Marco. Perché sei qua a 25, Marco?
Perché, come diceva Andrea, quest ‘anno è particolarmente importante esserci riaffermare
l ‘importanza di questa festa e di quello che stiamo andando a ricordare. Bene, bene.
Abbiamo incontrato qualche persona che dicono che i giovani mai particevano alla
politica. Come sbonne a questo. Beh, è vero che quest ‘anno siamo un po’ pochini,
però ci sono tanti invece partecipano e quindi speriamo che siano sempre di più.
Beh, e Bertean? Secondo me anche i giovani fanno politica, magari non è un ‘idea di
politica, non pensano di far politica, ma fanno politica anche oggi. A essere qui io
invece vedo tanti giovani anche, quindi è giusto che siamo qui ad affermare una cosa
che non è un linguaggio, diciamo, una cosa per tutti, di tutti. Perché siete qua
oggi? Beh, perché è sempre più importante ribadire l ‘importanza di questa giornata in
un momento storico in cui la parola antifascista mette paura. Come ti chiami? Fabio
Ferri del Tociccio. Bello, bello, bello. Fabio. Oggi 25, come ti sembra questa
giornata? mi sembra buona perché fa ricordare a tutti la necessità di liberazione
cosa che ci siamo un po’ dimenticati negli ultimi tempi. Bene e oggi ho visto tanta
gente e secondo te se manca qualcuno chi manca? Mancano quindi che dicono di essere
per la pace, per la democrazia occidentale e poi quando c ‘è da lottare contro il
fascismo, contro le occupazioni militari, contro le guerre, spariscono e non parlano e
non fanno nulla. Ancora ci sono questi valori di la liberazione, di la resistenza o
ed per poco? I valori ci sono però vanno praticati di più perché ti faccio un
esempio, se abbiamo al governo una che è chiaramente una fascista,
è un problema, vuol dire che se c ‘erano i partigiani e la resistenza oggi non l
‘avrebbero permesso, quindi vuol dire che i valori ci sono di liberazione di
antifascismo, di democrazia, di resistenza, ma bisogna praticarli di più,
non con le parole nei fatti o le azioni. Bene, bene, grazie.
Oggi ho visto che c ‘hai una bella bandiera. Di chi è bella bandiera? La bandiera
palestinese perché oggi parlavo con un altro amico. Se i partigiani avevano il CLN,
comitato di liberazione nazionale. In Palestina c ‘era l ‘OLP organizzazione per la
liberazione della palestina. La parola è in comune, la L è l ‘iniziale che è
liberazione, quindi vuol dire che questa bandiera oggi è importante perché bisogna
ricordarsi che così come noi eravamo occupati dai nazisti e dai tedeschi oggi a Gaza
sono occupati dal governo militare israeliano per cui devono anche loro essere
liberati e liberarsi e noi aiutarli a essere liberi più prezzo possibile.

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